Una trama del viso irregolare, una grana spessa, una pelle grassa o segnata: la texture ha un’importanza strategica nella definizione del volto. Per questo, la Medicina Estetica di tradizione russa fa della pelle di porcellana il suo parametro di riferimento, mirando alla tonicità, alla levigatezza e alla luminosità dell’incaranato. Per raggiungerlo, la tecnologia offre ottime soluzioni capaci di migliorare l’aspetto della pelle, sempre da calibrare in base alle necessità del paziente.
In particolare, i laser di ultima generazione e la radiofrequenza sono tra le tecniche principali in caso di texture del viso spenta, opaca e disomogenea. Entrambe le tecnologie sfruttano il calore generato dalla radiazione per avviare un processo rigenerativo del tessuto, ottenuto tramite sollecitazione di nuova sintesi di collagene ed elastina. Il risultato ottenuto è una pelle esfoliata, più luminosa e compatta.
Non solo laser, però. Un’incentivata produzione delle due proteine cardine del benessere cutaneo, collagene ed elastina, si ottiene anche attraverso processi di biostimolazione attivati grazie a iniezioni di sostanze rivitalizzanti come l’acido ialuronico. L’acido ialuronico, combinato a vitamine, minerali e antiossidanti, raggiunge lo strato subcutaneo per rigenerare e nutrire in profondità la pelle grazie alle sue proprietà idrofile.